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Quale Capo del governo per una “Democrazia governante”?

 

Di Maurizio Grassini

 

Paolo Razzuoli (Obiettivo "democrazia governante": qualità della politica e riforme istituzionali, 18 maggio 2023) ha addotto buoni argomenti per dichiararsi contrario allelezione diretta del Presidente del Consiglio, come per qualunque altra carica monocratica. Si tratta di un giudizio maturato nellambito delle riforme costituzionali (dibattute e realizzate) di cui Paolo Razzuoli ha fornito, nel suo intervento, una storia breve ma esaustiva.

 

Condivido la contrarietà per lelezione diretta del Presidente del Consiglio e, allo stesso tempo, ritengo necessario un approfondimento sul ruolo che questa figura istituzionale assume e implica nella riforma costituzionale che, eventualmente, si propone di ridefinirne la funzione.

 

Una premessa. La politica che germoglia nella società genera aspiranti interpreti dei desideri dei cittadini. Questi aspiranti si propongono poi come rappresentanti dei cittadini e, raggiungendo poi la necessaria autorevolezza, formulano, aggiornano e adeguano, in sintonia con i mutamenti che con il tempo incorrono nella società, le regole di civile convivenza.

 

È noto che coloro che si dedicano al lavoro politico aspirano ad avere un ruolo ufficiale nel tempio del potere legislativo: il Parlamento. Non è detto però che quanti hanno frequentato onorevoli e senatori abbiano avuto sentore di un loro impegno totalmente dedicato alla scrittura e discussione di disegni di legge con loro pubblicazione finale in Gazzetta Ufficiale. La vita politica è molto ricca, varia e complessa e pertanto può dispiegarsi in molteplici altre funzioni che possono aver luogo in Parlamento. Infatti sono molti altri i momenti di vita e attività parlamentare che contraddistinguono il lavoro di onorevoli e senatori ai quali è, però, precluso dare operatività agli esiti della loro attività legislativa. Questa funzione è prerogativa del potere esecutivo: il Governo.

 

Il dibattito più recente sulle riforme istituzionali si è focalizzato non sul Governo ma sulla procedura per la nomina-elezione del Capo del Governo. Su questo punto merita porre alcune domande. Il Capo del Governo sarà ancora il Presidente del Consiglio? Poniamo il quesito in altra forma: Il Capo del Governo sceglie il suo Gabinetto o se lo deve far scegliere da altri? Personalmente ritengo necessario superare la figura del Presidente del Consiglio: il presidente prigioniero come espresso dal modello di governo generato nel clima di ottanta anni fa. Nel Capo di Governo che nomina i componenti del suo Gabinetto, Paolo Razzuoli può ravvisare il senso del Sindaco dItalia.

 

Con il Capo del Governo con suo Gabinetto si impone anche una revisione dellarchitettura funzionale per una democrazia governante Anzitutto merita sottolineare la profonda differenza tra funzioni e competenze, tra ruolo di parlamentare e ruolo di membro del governo. Lo spettacolo delle porte girevoli che vedono parlamentari passare avanti e indietro tra gli scranni e il banco del governo in unatmosfera di promiscuità trasmette opacità istituzionale. Del resto lelezione a membro del Parlamento sancita dal voto popolare conferisce solo il ruolo di membro del potere legislativo. Nel definire la funzione del potere esecutivo emergono caratteristiche, meriti, competenze decisamente diverse. La prassi dei rifrulli di parlamentari nei ruoli di ministri e sottosegretari che ha caratterizzato i numerosissimi governi è maturata in un clima di esasperato assemblearismo. Democrazia governante?. Forse c’è qualcosa da cambiare.

 

Lucca, 27 giugno 2023

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